Rifiuti
Un team di professionisti per l’analisi dei sistemi di gestione ambientale.
La mancata conoscenza della corretta gestione ambientale e della relativa normativa espone le aziende a sanzioni amministrative e provvedimenti penali, pertanto è fondamentale il supporto di una consulenza esperta, continuamente aggiornata e attenta ai cambiamenti e al corso delle leggi che regolano tale materia.
La corretta gestione da noi proposta, oltre a garantire un iter del rifiuto conforme alla normativa vigente, si propone l’obiettivo di un importante risparmio economico.
Di seguito proponiamo una breve sintesi della corretta gestione e del nostro operato:
Audit di prima parte: Si intendono le indagini condotte all’interno dell’organizzazione stessa per stabilire se il SGA (Sistema di Gestione Ambientale) che opera in azienda è conforme a quanto è stato pianificato (norme di riferimento, procedure, obiettivi) e correttamente applicato e mantenuto attivo. Tali Audit possono essere svolti da personale interno qualificato oppure da consulenti esterni.
Consulenza sulla corretta gestione dei rifiuti e imballaggi prodotti dalle attività svolte: Il 2 luglio del 2014, la Commissione europea, con la comunicazione “Verso un’economia circolare” (Towards a Circular Economy: A zero waste programme for Europe /COM/2014/0398 final/2), ha adottato un pacchetto di proposte sull’economia circolare, comprendente le linee di indirizzo da seguire per accrescere il riciclaggio dei rifiuti e usare in modo più efficiente le risorse, ridurre i rifiuti e prevenire la perdita di materiali pregiati, nell’intento di creare posti di lavoro e ridurre gli impatti ambientali.
Gestione dei rifiuti: il quadro normativo di riferimento a livello comunitario:
- Direttiva sui rifiuti (Dir. N. 2008/98/CE)
- Strategia sulla prevenzione e il riciclaggio dei rifiuti (Comunicazione “portare avanti l’utilizzo sostenibile delle risorse – Una strategia tematica sulla prevenzione e il riciclaggio dei rifiuti” (COM (2005) 666))
- Comunicazione “Verso una economia circolare: programma per un’Europa a zero rifiuti” (COM/2014/0398 final/2)
- Rifiuti pericolosi
- Convenzione di Basilea (Convenzione sul controllo dei movimenti oltre frontiera di rifiuti pericolosi e sulla loro eliminazione – conclusione a Basilea il 22 marzo 1989)
- Rifiuti provenienti da beni di consumo
- Imballaggi e rifiuti d’imballaggio (Dir. N.94/62/CE)
- Smaltimento di pile e accumulatori usati (Dir. N. 2006/66/CE)
Questi sono i principi sui quali si fonda la Dir. N 2008/98/CE:
- Principio di chi inquina paga
- Responsabilità estesa al produttore
- Principi di precauzione e dell’azione preventiva
Normativa nazionale Il diritto dell’ambiente vigente in Italia, e in particolare la normativa in tema di gestione dei rifiuti, è in gran prevalenza di derivazione comunitaria. Nel suo complesso, il quadro normativo di riferimento è composto da un nucleo centrale attualmente costituito dalle norme contenute dalla Parte Quarta del c.d. TUA (cioè il D.L.gs. n. 152 del 3 aprile 2006 recante “Norme in materia ambientale” anche detto “Testo Unico Ambientale” o “Codice dell’Ambiente”), nella quale è stato praticamente “trasfuso”, con le opportune modifiche, il previgente “Decreto Ronchi” (D.Lgs. 5 febbraio 1997, n.22).
La gestione dei rifiuti Parte Quarta del TUA: struttura e campo di applicazione Il D.L.gs. n. 152/2006 originariamente risultava costituito da ben 318 articoli e da 45 allegati tecnici, spesso molto corposi, ed era diviso (come ancora oggi) in 6 “Parti”. In particolare, la Parte Quarta (Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati) del TUA è attualmente costituta da 6 Titoli e 12 Allegati:
- TITOLO I “Gestione dei Rifiuti” (artt. 177-216-ter) – cinque allegati (b,c,d,i,l)
- TITOLO II “Gestione degli imballaggi” (artt217-226) – due allegati (e,f)
- TITOLO III “Gestione di particolari tipologie di rifiuti” (artt. 227-237)
- TITOLO IV “Tariffa per la gestione dei rifiuti” (artt. 238)
- TITOLO V “Bonifica dei siti contaminati” (artt.239-253) – cinque allegati(1-5)
- TITOLO VI “Sanzioni” (art. 254-263)
Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD) Il c.d. “MUD”, anche noto come “740 ecologico” è il modello unico di dichiarazione che deve essere usato per “denunciare” (entro il 30 aprile di ogni anno) i rifiuti prodotti dalle attività economiche, i rifiuti raccolti dal Comune e quelli smaltiti, avviati al recupero o trasportati nell’anno che precede la dichiarazione, previa presentazione del modello stesso alla CCIAA competente per territorio.
Trasporto e smaltimento rifiuti
- Consulenza tecnica
- Iscrizione all’Albo gestori ambientali
- Corsi di preparazione per il responsabile tecnico
- Mud